Calabrone
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Il calabrone
I calabroni assomigliano alle vespe, ma in molte zone sono ancora più pericolosi della vespa. Sono più grandi e generalmente più aggressivi della vespa comune. Il calabrone è relativamente comune in Europa e nei Paesi Bassi è anche la più grande specie di vespa esistente.
Caratteristiche esteriori
Il calabrone è la vespa più grande dell’Europa occidentale e raggiunge una dimensione media di 30 mm, ma la regina del calabrone è spesso più lunga e può raggiungere i 35 mm. Il calabrone ha una testa rosso-arancione relativamente grande rispetto al resto del corpo, e ha anche un grande scudo cranico. Ha anche una faccia relativamente grande, che nelle vespe è chiamata clipeo, su cui si trovano, ad esempio, occhi allungati e due mascelle chiaramente sporgenti. Sul resto del corpo, il calabrone ha due paia di ali e tre paia di zampe. La particolarità dell’insetto cornuto è che è giallo con sfumature nere, ma anche in parte rosso-arancio. Inoltre, è facilmente riconoscibile nei Paesi Bassi per le sue dimensioni.
Lo stile di vita
I coleotteri cornuti vivono di succhi vegetali, che sono pieni di succhi zuccherini, ma per nutrire le larve nel loro nido devono anche catturare insetti. Tra l’altro, i calabroni spesso estraggono questi succhi zuccherini dagli alberi danneggiati: li leccano. Anche i frutti maturi vengono utilizzati per rosicchiare i rami aperti di alcuni alberi. Le larve hanno bisogno di proteine per crescere, mentre le operaie hanno bisogno di zucchero per muoversi molto. I calabroni catturano soprattutto molte zanzare, mosche e ragni. Alcune specie di calabroni sono anche famose per rubare i nidi delle api; naturalmente, per quanto ne sappiamo, il calabrone europeo non lo fa. A differenza della maggior parte delle specie di vespe, i calabroni sono più attivi di notte, sfruttando la luce della luna o essendo attratti dalla luce artificiale.
Allevamento
Come la vespa comune, il calabrone è eusociale, cioè vive in un nido dove si prende cura l’uno dell’altro. I calabroni vivono solo un anno, in inverno muoiono, tranne la regina, che va in letargo. All’inizio di maggio la regina inizia a costruire il suo nido, già fecondato. I siti del nido possono essere, ad esempio, un albero cavo o una gabbia per uccelli. La regina costruisce il suo nido con legno marcescente, da cui ricava una massa simile alla carta. La regina stessa si occupa delle prime covate durante la costruzione del nido, mentre le operaie che si schiudono successivamente si occupano del resto delle larve e forniscono il cibo. Solo verso la fine dell’estate nascono i maschi e le femmine fertili, che permettono la nascita di nuovi nidi dopo l’inverno.
Distribuzione e habitat
Si trova in tutta Europa e anche in alcune zone dell’Asia, anche se tende a essere più aggressivo. L’uomo l’ha portata anche in Nord America, dove ora si trova nel sud-est. Negli anni ’50 si pensava che fosse completamente scomparso nei Paesi Bassi, ma da allora il suo numero è aumentato di nuovo.
Nemici naturali
Il calabrone ha un pungiglione molto doloroso che lo fa rifuggire da molti animali e ha pochi nemici naturali. Al contrario, la vespa, che è un uccello rapace, si nutre volentieri di calabroni, che si possono anche chiamare così. Ma ci sono anche specie di coleotteri che predano le larve nel nido del calabrone e, naturalmente, parassiti che se la prendono con i calabroni.
Puntura?
Se si viene punti da un calabrone, è importante essere vigili, perché la puntura può essere pericolosa. Se una persona non si sente bene dopo essere stata punta, è importante che si rechi immediatamente in ospedale, altrimenti è molto importante mantenere il punto fresco.
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